Perchè un parere

Che è pagante l’effettiva eliminazione dei rischi presenti nelle varie attività è facile dimostrarlo!
Faccio un semplice esempio:
In un edificio/locale, nel quale si svolge un’attività lavorativa, commerciale, artigianale, professionale o in locali pubblici, attività di associazioni (ebbene si, anche a queste attività si applicano le norme in argomento) o enti privati, pubblici, religiosi, ecc., vi è un gradino o un ostacolo qualsiasi che, anche se solo potenzialmente potrebbe dare qualche problema di inciampo, anche se il rischio risulta stato valutato con il DVR, se una qualsiasi persona si fa male a causa di questo gradino, il titolare ne risponde penalmente, civilmente e sotto l’aspetto amministrativo.
Penalmente ne risponde al P.M. per il reato commesso (lesioni o morte) ancorché di tipo colposo, civilmente direttamente all’infortunato/a per il risarcimento del danno e amministrativamente per il rimborso delle spese sostenute dall’ASL o dall’ospedale per curare la persona infortunata.
Per dimostrare che si è fatto di tutto per eliminare, o sensibilmente diminuire, il rischio del gradino, basterebbe mettere delle strisce visibili che evidenziano il gradino e dei cartelli “attenzione al gradino”. Questo è solo un esempio che il consulente potrebbe suggerire.
Il danno potrebbe essere causato anche all’ambiente per il quale valgono le stesse cose testé dette.   Quindi è chiaro il fatto che, l’eliminazione effettiva dei rischi presenti, ma anche un controllo a posteriori della correttezza della compilazione del DVR e degli altri documenti redatti e firmati dal responsabile dell’attività, E’ PAGANTE sotto tutti gli spetti.  Delle volte i consulenti ai quali l’interessato si è rivolto o si rivolge per la redazione dei documenti, adotta il barbaro ed inefficace sistema del copia e incolla senza neanche fare un sopralluogo all’attività tanto, dicono e pensano, chi ne risponde direttamente è sempre il datore di lavoro o il responsabile dell’attività e non noi e, su questo, hanno purtroppo pienamente ragione.
Come sopra evidenziato,  in caso di infortunio, i danni sono veramente tanti! Il primo è quello che si perde la clientela e/o le maestranze specializzate, il secondo è quello che si da l’impressione di un luogo nel quale non vengono rispettati ne’ i lavoratori e ne’ gli avventori (quindi scelgono altre attività ed altri lidi), e il terzo, ma non ultimo perchè meno importante, è quello dei risvolti penali, civili e amministrativi anzidetti.
Nel passato, ma anche attualmente, l’imprenditore, nell’elaborare la lista delle incombenze per avviare o rigenerare l’impresa, la voce sicurezza sull’agenda viene apposta solo in un secondo momento, magari a penna rossa, e solamente grazie alla sollecitudine dell’accorto consulente ex “626”. Insomma, prima ci si preoccupava/preoccupa di costruire la barca e poi…..di tappare la falla della sicurezza che è rimasta aperta. Si verificava (e si verifica ancora in taluni casi) da parte dell’imprenditore e del consulente poco accorto, una frettolosa corsa nella produzione di dichiarazioni, elenchi, firme, comunicazioni per sventolare l’adempimento solo formale (a mio parere anche inutile) in occasione di controlli effettuati da parte dei preposti Organi di Vigilanza (Ispettorato del Lavoro, SPESAL dell’ASL e VV.F.) quale circostanza attenuante di una infinità di pericolose omissioni e carenze sostanziali.
Quando una persona si rivolge ad esempio all’oculista e questo gli diagnostica una patologia più o meno grave, prima di intraprendere ad esempio un intervento chirurgico, normalmente ci si rivolge ad altro specilista per un’altro parere di conferma. Anche in questa materia risulterebbe utile un secondo o terzo parere superpartes.

     L’attività  proposta, dai costi veramente trascurabili, potrebbe tornare utile anche a tutti a beneficio del territorio nel quale si vive con lo scopo di verificare l’avvenuta applicazione delle norme in argomento su strade, piazze, illuminazione, ostacoli, spiagge, giardini, luoghi pubblici, ecc. per segnalare i pericoli presenti alle autorità preposte per la loro eliminazione o riduzione sostanziale.

 

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